Vuelta a Murcia 2023, Ben Turner si impone davanti a Simon Clarke – Quinto Matteo Trentin
La Vuelta a Murcia 2023 si decide allo sprint. A trionfare in una edizione accorciata per la neve presente sulla Salita Marco Pantani è Ben Turner (Ineos Grenadiers), che sul traguardo ha anticipato Simon Clarke (Israel-PremierTech) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), che completano il podio rispettivamente al secondo e al terzo posto. Il migliore degli italiani è invece Matteo Trentin (UAE Team Emirates) che dopo aver lanciato la volata da lontano è stato scavalcato dopo l’ultima curva da quattro avversari e si è dovuto accontentare della quinta piazza davanti al compagno Tim Wellens.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Inizio sotto la pioggia, subito ad altissimo tasso di velocità e confusione quest’oggi, con un nutrito gruppo di fuggitivi che prova subito a sganciarsi. Si tratta di 18 uomini: Lewis Askey (GFC), Gleb Brussenskiy (AST), Yevgeniy Gidich (AST), Marco Haller (BOH), Miká Heming (TUD), Jonas Koch (BOH), Andreas Kron (LTD), Jordi Meeus (BOH), Domen Novak (UAD), Nils Politt (BOH), Vinicius Rangel Costa (MOV), Luke Rowe (IGD), Liam Slock (LTD), Matteo Trentin (UAD), Ben Turner (IGD), Aaron Van Poucke (TFB), Florian Vermeersch (LTD), Jelle Vermoote (ICW), Loïc Vliegen (ICW), Frederik Wandahl (BOH) e Mads Würtz (IPT).
Vista la dimensione di questo gruppetto, il gruppo non lasciare fare ma le alte andature sortiscono il risultato di spezzettarlo in numerosi tronconi appena inizia la salita di Alto Cresta del Gallo. Prima dello scollinamento, circa 50 inseguitori riescono a raggiungere la testa della corsa, formando un maxi-gruppo in avanscoperta. I successivi tratti in discesa e pianura favoriscono però gli inseguitori che col passare dei chilometri si compattano, recuperando tutti i battistrada al chilometro 60.
A questo punto la corsa ricomincia di fatto da capo, con Ivan Romeo (MOV) e Harrison Sweeny (LTD) che partono subito all’attacco inseguiti da Jose Maria Garcia Soriano (EHE), il quale a propria volta si fa recuperare da Mateu Estelrich Cabanellas (EHE) e Paul Ourselin (TEN). I cinque si compattano ai piedi della successiva salita. Il gruppo, nel frattempo, lascia fare; successivamente è la Bora – Hansgorhe a portarsi davanti ed iniziare a contribuire all’inseguimento, seguita poco dopo dalla Intermarché – Circus – Wanty.
Mentre davanti Soriano conquista il traguardo volante, in gruppo si registra lo scatto di Victor Koretzky (Bora-hansgrohe) che, però, si rialza presto e viene ripreso dal plotone cronometrato a 3’30”. Mentre il vantaggio dei fuggitivi continua piano piano a salire, anche gli uomini della UAE Team Emirates si portano in testa al gruppo a lavorare, iniziando a ridurre il gap. Nessuno, comunque, va a supportare la formazione emiratina e i fuggitivi, quindi, tornano così a guadagnare un po’ di terreno. Anche i Cofidis decidono, allora, di portarsi in testa al gruppo a lavorare.
A 35 chilometri dalla conclusione, Cabanellas perde contatto dalla testa della corsa, mentre il gruppo viene cronometrato a 3’10”. Nelle fasi di corsa successive, complice anche il forte vento che rallenta i fuggitivi e innervosisce il gruppo, il gap comincia a ridursi, scendendo sotto i 2 minuti al momento dell’ingresso negli ultimi 25 chilometri, arrivando a 1’32” ai piedi della salita dell’Alto El Cadacero. In salita sono gli uomini della Ineos Grenadiers ad alzare l’andatura in testa al gruppo; nel frattempo Paul Ourselin alza bandiera bianca con la fuga che rimane composta da due uomini con un vantaggio inferiore al minuto. Nel gruppo Marc Hirschi (UAE Team Emirates) forza l’andatura finendo per rompere il gruppo che, però, si ricompatta subito dopo quando nessuno dà continuità all’azione dello svizzero.
A quel punto in gruppo comincia una fase di scatti continui, in cui nessuno riesce, però, a fare la differenza. Il distacco finisce così per crollare nel corso dell’ascesa, che vede Sweeny restare da solo, resistendo poi in vetta per appena dodici secondi. Alle sue spalle si forma un terzetto in seguito ad una azione iniziata da Warren Barguil (Arkéa-Samsic), ma la presenza del compagno del battistrada Andreas Kron rende difficile organizzarsi. Il gruppo comunque è vicino e va a riprendere inseguitore e attaccante sin dalle prime rampe della discesa.
Gli ultimi tredici chilometri sfilano così velocissimi sotto le ruote di un gruppo ridotto, ma compatto, nel quale sono soprattutto Intermarché-Circus-Wanty e Ineos Grenadiers a tenere le redini. Nel finale una caduta taglia fuori alcuni corridori, tra i quali Barguil e José Joaquin Rojas (Movistar), mentre la UAE Team Emirates prova a prendere in mano la situazione all’approccio dello strappo finale. Il gran lavoro di Alessandro Covi permette così di allungare il gruppo, con Matteo Trentin che parte poi lungo per provare a sfruttare il lavoro dei compagni.
Dalla ruota dell’azzurro emerge tuttavia Simon Clarke (Israel-Premier Tech), che progressivamente stacca il corridore trentino, ma deve a sua volta arrendersi alla grande rimonta di Ben Turner (Ineos Grenadiers). A completare il podio è Jordi Meeus (Bora-hansgrohe), che resiste al ritorno di Valentin Madouas (Groupama-FDJ), partito troppo tardi rimanendo chiuso malgrado fosse riuscito a prendere il comando prima che partisse Trentin.
Risultato Vuelta a Murcia 2023
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